La necessità di integrare il Piano Bus Turistici di Roma Capitale

L’Entrata in Campidoglio di una nuova Giunta, ci offre l’opportunità di lavorare sul miglioramento di alcuni aspetti e l’integrazione dell’attuale Piano Pullman, ovvero il regolamento adottato con Delibera di A.C.  n. 55/2018. Clicca QUI per visualizzare la delibera.

Attualmente il Piano Bus prevede l’interdizione al traffico della c.d. Area C a tutti i bus turistici di qualsiasi dimensione, eccetto pochi casi in deroga e comunque per un tempo non superiore a 60 minuti ogni singolo accesso autorizzato.
Questa disciplina determina quattro specifici fattori negativi:

1) comporta la proliferazione del trasporto di vetture a 9 posti (che possono accedere liberamente all’area C), mercato quasi completamente in mano all’abusivismo e comunità straniere (le quali non possiedono neppure le licenze NCC vetture);
2) Estromette dal mercato il noleggio dei minibus turistici (veicoli che trasportano fino a 20 persone e che sono lunghi fino a 8 metri) che erano il mezzo prediletto dall’utenza turistica collettiva.
3) Favorisce la c.d. migrazione degli NCC autovetture con licenza di fuori Comune, in quanto le licenze rilasciate da Roma Capitale sono poco meno di mille e non possono far fronte alla clientela, che in passato veniva trasportata con i mini-bus;
4) Trasferisce l’utenza sul trasporto pubblico locale, già carente e svolto con mezzi di grandi dimensioni, di maggior impatto ambientale (Atac ha una flotta costituita in gran parte con bus vecchi) e che comportano maggiore concentrazione di traffico.

Un intervento che possa consentire ai mezzi di trasporto c.d. minibus è già stato fatto in altre città europee con risultati straordinari. In Europa infatti non v’è distinzione tra trasporto pubblico locale e trasporto collettivo turistico, in quanto si ha una valutazione in merito all’offerta all’utenza o ai c.d. city users. In tal senso gli studi effettuati su città di medie e grandi dimensioni hanno convalidato l’utilità ed i benefici del trasporto collettivo svolto con c.d. minibus nei centro storici, in quanto offre l’indubbio vantaggio di canalizzare una moltitudine di utenza in un unico mezzo (la stessa utenza che diversamente dovrebbe utilizzare numerose autovetture) e non presenta gli svantaggi che pesano, secondo alcuni, sui mezzi di grandi dimensioni, quali l’impatto visivo ed ambientale e la difficoltà di muoversi negli spazi ristretti dei centri storici.
L’utilizzo di questo tipo di veicoli, più piccoli, ma comunque a grande capienza, comporta il decongestionamento del traffico e nel contempo garantisce la mobilità urbana all’utenza.
Le caratteristiche di questi minibus, come dicevamo, assicurano tali vantaggi in quanto offrono una capienza fino a 20 persone, con un peso massimo di 5 t ed una lunghezza massima di 8 metri.
Detto ciò, la disciplina per l’accesso alla ZTL Area C deve essere immediatamente implementata in considerazione delle gravi conseguenze arrecate all’utenza ed alla mobilità.
L’attuale normativa inerente le deroghe è farraginosa, non offre certezze di accesso ed in ogni caso continua a consentire ai mezzi di grandi dimensioni di transitare. Un’Area C che invece consenta l’accesso ai minibus, sanerebbe le attuali criticità e darebbe vigore alla vasta rete alberghiera e commerciale del centro storico, da molto tempo in difficoltà per il lungo periodo di covid e per il recente caro energia.
Le attuali disponibilità dell’Amministrazione a rivedere il Piano Bus offrono il terreno ideale per questa importante integrazione.

7 thoughts on “La necessità di integrare il Piano Bus Turistici di Roma Capitale

  1. PRIMO COMMENTO SULLA Valutazioni del Piano Bus attuale:
    ll piano bus 2019 in sintesi e’ impostato su:
    1) FALSITA’…nasce sui presupposti falsi ed irreali del bus inquinante e generatore di traffico,
    2) IGNORANZA negli autori Meleo-Stefano che non hanno voluto studiare leggere documentarsi per conoscere la realtà, come un Amministratore minimamente dovrebbe
    PROPORRE QUINDI PROPORRE ALLA AMMINISTRAZIONE UNO STUDIO SERIO UNIVERSITARIO COME QUELLO DEL PROF FILIPPI DEL 2017 e UN COINVOLGIMENTO CON RACCOLTA DEI DATI VERI DELLE IMPRESE OPERANTI IN ROMA

    3) PAURA di affrontare i nodi del traffico privato veicolare vera causa della congestione cittadina
    PROPORRE CHIUSURA ZONA CENTRALE (da identificare)AL TRAFFICO delle AUTOVETTURE PRIVATE SENZA un “TITOLO DI PERCORSO” (lavoro? residenza? visite mediche?)

    4) CHIUSURA mentale propria di chi ha timore di capire la realtà e confrontarsi con i cittadini lavoratori ed esperti del settore
    5) AUTORITARISMO perché imposto senza confronto con tutte le categorie economiche coinvolte
    PROPORRE INCONTRO PERIODICO DI AGGIORNAMENTO CON LE CATEGORIE COINVOLTE (con i suoi rappresentanti)

    6) COERCIZIONE perche’votato da consiglieri che non lo hanno neanche letto e compreso , (ma ben sanno che critiche o diversità di pensiero potrebbero causargli problemi)
    7) VESSAZIONE dei lavoratori,come nelle logiche della peggior politica , che pretende soldi da chi liberamente imprende ed investe sul lavoro e sul mantenimento occupazionale
    PORTARE I DATI ECONOMICI DELLA DISTRUZIONE DEL COMPARTO DEL TRASPORTO COLLETTIVO COLLASSATI DAL 2019, e CONSEGUENTE PERDITA DEI POSTI LAVORO
    (per far capire che le cose MAL FATTE generano disoccupazione povertà e mancati introiti delle tasse allo Stato ed al Comune)

    8 ) DEMAGOGIA nella presa in giro dei romani ai quali viene presentato come risoluzione di traffico ed inquinamento
    APPURARE CON CERTIFICAZIONE CHE IL TRAFFICO , Conseguentemente al nuovo Piano BUS NON E’ DIMINUITO

    9) ANTIPOPOLARITA’ nel suo dichiarato obiettivo di privare le categorie più deboli , insicure e meno abbienti della loro libertà di muoversi in gruppo
    PROPORRE UN QUESTIONARIO ALLE SCUOLE ROMANE INVITANDOLE AD ESPRIMERSI SULLA LIBERTA’ ed ECONOMICITA delle GITE D’ISTRUZIONE PRIMA DEL PIANO E VEDERE ADESSO i dati conseguenti al Piano (sentire GLI UTENTI)

    10) DEVASTAZIONE economica ed occupazionale per l’unico produttivo comparto turistico cittadino, pur nei decenni cresciuto e costruito nel rispetto delle regole nonostante le avversità delle precedenti amministrazioni.
    PORTARE I DATI DEI CAMBIAMENTI DELLA ECONOMIA DEL SETTORE (grazie al NUOVO piano peggiorati)

  2. SECONDO COMMENTO PROPOSTE PER CAMBIARE QUEL PIANO CHE (scandalosamente) a pag 5 dello stesso recitava “l’utilizzo dei bus turistici essendo piu economico ed utile dei bus di linea , si doveva apportare modifiche per rendere i bus di linea piu economici e quelli turistici del trasporto riservato vessati con tasse da riversare sull’utenza.

    1) CANCELLARE IL PERMESSO PER ZONA A, Non ha senso scendere dal GRA e dover esser costretti a pagare seppure si transiti marginalmente alla citta’. Oppure un abbonamento annuale del costo di € 10
    2) INSERIRE UNA DEROGA PER CHI HA I GARAGE IN ZONA B O A A POTER CIRCOLARE PER ESIGENZA DI LIBERA IMPRESA
    3) MINIBUS INFERIORI A MT 7 , essendo in tutto simili aii van degli NCC , USUFRUIRE DELLA STESSA REGOLAMENTAZIONE DEI VAN NCC
    4) ABOLIRE IL DIVIETO dalle 2400 alle 500, CAMBIARLO in “dalle 1900 alle 800” , Molte masse di lavoratori dei ministeri potrebbero far ricorso a mezzi collettivi navette ed evitare di prendere l’auto per andare nei MINISTERI del CENTRO ROMA,
    5) FAR SVILUPPARE IL TRASPORTO CONDIVISO COME progetto già esistente sulla piattaforma BUSINSIEME, si puo cambiare nome si puo cambiare società , ma il progetto HA LA SUA UTILITA’ sociale che l’AMMINISTARZIONE ROMANA NON HA FINORA COMPRESO NE INTESO nel suo VALORE SOCIALE SOSTENIBILE ECOLOGICO ED ECONOMICO
    6) GARANTIRE AREE DI SOSTA , AUMENTARLE IN PROSSIMITA’ dei CENTRI DI INTERESSE CULTURALI E SERVIZI PER GLI AUTISTI
    7) TOGLIERE IL DIVIETO AGLI EURO 4 NELLA AREA A, EURO $ SONO COMUNQUE PARAMETRI ECOLOGICI PER CIRCOLARE in zone limitrofe al GRA, (la crisi economica delle imprese non puo’ supportare continui indebitamenti già dal 2020 ripetutisi
    8) INCENTIVI PER LA TRASFORMAZIONE DI MINIBUS in VEICOLI ELETTRICI
    9) ATTUAZIONE DELLA LEGGE 2003, Basta con le competenze Comunali sulle licenze , siamo rimasti l’ULTIMA REGIONE
    10) DIMEZZAMENTO DEL COSTO DEI PERMESSI PER FAR RIPRENDERE L’ECONOMIA DEL SETTORE DEL TRASPORTO COLLETTIVO , CHE è servizio pubblico NON di LINEA a favore dell’UTENZA (l’UTENZA sono i cittadini , scolari, anziani, lavoratori, sportivi, centri sociali e culturali, gruppi dello spettacolo , IL BUS NON TRASPORTA SOLO TURISTI
    11) TOGLIERE la DENOMINAZIONE BUS TURISTICO , NON HA SENSO IL BUS E’ COLLETTIVO (anche se PRIVATO)

  3. io credo che il problema di fondo sia il poter permettere ai comuni di creare divieti illogici e contraddittori…
    Che io sappia, ogni delibera ( e simili ) devono essere logiche, coerenti, giuste, e non discriminatorie.

    Ecco alcuni esempi….

    Civitavecchia:
    Divieto di accesso a tutti gli autobus e agli autocarri di m.c. oltre le 7 Tonnellate…
    Specificando il peso ( 7 Tonnellate ) è chiaro che loro vogliono impedire a veicoli “grandi” l’accesso al centro della Citta… Di per se questo puo essere legittimo, se si intende di tutelare la sicurezza pubblica ( non so, strade troppo piccole, oppure sopraelevate troppo fragili, etc ).
    Ma questo va in contrasto con, in questo caso, i minibus ( che, mediamente, pesano sulle 4/4,5 Tonnellate, con lunghezza di circa 6,5/7 metri )… quindi con dimensione inferiore al 50^% rispetto ai bus “tradizionali” e autocarri.
    Mentre permette, a veicoli di pari dimensione, o anche maggiori ( vedasi Mercedes Sprinter Travel, di 8,60 metri di lunghezza ).
    Quindi è palese che questo divieto è illogico e contraddittorio !

    Firenze:
    Accedere con il mio minibus da 17 posti ( Ford Transit M2 ), ha un costo di ( se ricordo bene ) 250 euro.
    Mentre se io traportassi 17 passeggeri con 3 van da 8 posti ( di identica sagoma… Ford Transit ), il costo sarebbe di 5+5+5 euro.
    Creano ZTL per ridurre il traffico e inquinamento, e poi puniscono un veicolo che permette di trasportare lo stesso numero di persone con un veicolo identico che ne puo portare 17….
    Anche qui ci troviamo davanti a una delibera illogica e contraddittoria !

    Inoltre non ci sta una gradualita nei costi…
    Un van Ford Customa di 8 posti, a Roma, entra gratuitamente, mentre un Ford 10 posti ( e ne esistono ), quindi bus per quel solo posto in piu, deve pagare 150 euro !
    Se proprio i comuni vogliono un contributo, che sia in base al numero dei posti… piu equo !
    Se, come a firenze, un van 8 posti paga 5 euro, un minibus da 15/17 ne pagasse 20!
    Un bus da 30, ne pagasse non so, 45 ! etc….
    Con gradualita…. 1/1,5 euro a sedile !

    Infine ritengo che i divieti di accesso e/o transito, debbano essere imposti in base alle caratteristiche della strada… quindi per sicurezza stradale e dei pedoni, e quindi, creati in base alle sagome dei veicoli, indipendentemente dalla loro categoria !
    Cosa imposta se un veicolo che transita sia un BUS o un Autocarro, se il pericolo dipende dalla sagoma ?
    Che senso ha che in una strada non puo transitare un minibus se poi ci puo transitare un autosnodato o un autocarro con rimorchio?

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